fotovoltaico con o senza accumulo

Fotovoltaico con o senza accumulo: quale conviene di più?

Se stai pensando di installare un impianto fotovoltaico, sei in buona compagnia: secondo il report Italia Solare al 31 dicembre 2024 in Italia risultavano connessi 1.878.780 impianti fotovoltaici, per una potenza totale di 37,08 GW. La diffusione sempre più importante di questo tipo di impianti è legata ad una eccelsa combinazione di benefici tangibili: produzione autonoma di energia green, risparmio in bolletta, riduzione dell’impatto ambientale, aumento del valore del proprio immobile, e non solo.  Se hai deciso di puntare sull’energia solare, resta un dubbio importante: meglio un impianto fotovoltaico con accumulo o senza?

Con la crescente diffusione dei sistemi di accumulo, ovvero le batterie che permettono di immagazzinare l’energia prodotta ma non immediatamente utilizzata, sempre più famiglie e aziende si interrogano su quale sia la soluzione più conveniente, efficiente e adatta alle proprie esigenze.

Vediamo insieme costi, vantaggi, risparmio reale in bolletta e le differenze tra fotovoltaico con batterie e senza.

Fotovoltaico con accumulo: cos’è e come funziona

Prima di capire le differenze tra i due impianti, partiamo dalle definizioni. Un impianto fotovoltaico con accumulo integra ai classici moduli fotovoltaici (comunemente chiamati pannelli solari) e inverter un sistema di batterie, solitamente al litio, che permette di immagazzinare l’energia prodotta ma non immediatamente consumata durante le ore di produzione fotovoltaica, ossia durante il giorno, per poterla usare in un momento differito, quando l’utente ne ha maggiore necessità: di sera, di notte o nei momenti in cui la produzione solare è bassa.

Scegliendo l’accumulo, potrai di fatto aumentare notevolmente l’autoconsumo energetico e ridurre la quantità di energia prelevata dalla rete, migliorando sia l’efficienza economica che quella ecologica dell’impianto. 

Come funziona il fotovoltaico con le batterie di accumulo

Il funzionamento di questo sistema è molto semplice. Tutto parte dai pannelli fotovoltaici installati sul tetto o su un’area dedicata. Durante le ore di luce, la radiazione solare colpisce i pannelli provocando l’effetto fotovoltaico, che si traduce in una corrente continua (CC). Interviene quindi l’inverter, il quale trasforma la corrente continua (CC) in corrente alternata (CA), che è il tipo di corrente utilizzato nella maggior parte delle applicazioni domestiche e industriali. Ecco così generata l’energia elettrica!

Questa energia autoprodotta mediante il fotovoltaico ha due possibili destinazioni: può essere utilizzata immediatamente per alimentare i consumi domestici o aziendali, oppure, se non utilizzata, viene immagazzinata nelle batterie di accumulo al fine di poter essere utilizzata in un altro momento.

La vera forza di questo sistema sta proprio in quest’ultimo passaggio: l’energia non consumata non viene ceduta alla rete nazionale, ma viene immagazzinata per essere sfruttata in un secondo momento, come nelle ore serali, notturne o nei giorni nuvolosi.  Ciò vuol dire che l’impianto continua a fornire energia anche quando il sole non c’è, senza dover prelevare elettricità dalla rete, con conseguente dispendio economico.

Qualora invece la produzione di energia fotovoltaica dovesse risultare sufficiente a coprire i consumi real-time e contestualmente a ricaricare le batterie di accumulo, la parte eccedentaria verrebbe automaticamente rilasciata nella rete elettrica: in tal caso, la stessa sarebbe soggetta a una valorizzazione economica mediante i meccanismi stipulati con il GSE (Gestore dei Servizi Energetici) come ad esempio il Ritiro Dedicato del GSE.

Cos’è un impianto fotovoltaico senza accumulo

L’impianto fotovoltaico senza accumulo è la configurazione più semplice e tradizionale tra quelle oggi disponibili. Si tratta di una configurazione di impianto meno articolata rispetto al precedente, che applica di fatto i soli device essenziali a costituire un impianto fotovoltaico: i pannelli fotovoltaici e l’inverter.

Il principio di funzionamento è real-time, ossia diretto: l’elettricità generata dall’impianto fotovoltaico viene utilizzata in tempo reale per soddisfare (in parte o del tutto in base alla potenza dell’impianto) le necessità di consumo oppure, ove la produzione energetica ecceda il fabbisogno, viene ceduta in rete con annessa valorizzazione economica.

La reale differenza con il fotovoltaico con l’accumulo è che, in questo caso, l’energia non utilizzata non può essere immagazzinata per un utilizzo differito

Fotovoltaico con o senza accumulo: le differenze

Abbiamo visto le caratteristiche dell’impianto fotovoltaico con accumulo e senza accumulo. Come puoi immaginare, scegliere la tipologia di impianto su cui investire è una delle decisioni più importanti da prendere quando si decide di passare all’energia solare. 

Sappiamo che entrambe le soluzioni consentono di produrre energia pulita, ma si differenziano per modalità di utilizzo, benefici economici e indipendenza dalla rete. Ecco un dettaglio delle differenze.

Autoconsumo immediato vs differito

Un impianto fotovoltaico senza accumulo ti permette di consumare l’energia soltanto mentre viene prodotta, tipicamente durante il giorno. L’energia in eccesso viene immessa in rete.  Al contrario, un impianto con accumulo permette di immagazzinare l’energia prodotta durante le ore di luce e di utilizzarla anche di sera o nei momenti in cui l’impianto non generano elettricità.

Indipendenza dalla rete

Se sceglierai un impianto con accumulo, potrai ridurre drasticamente la dipendenza dalla rete elettrica, anche nelle ore di assenza di produzione fotovoltaica.  Senza accumulo, invece, il prelievo dalla rete resterà una costante inevitabile. Ciò espone maggiormente l’utente alle fluttuazioni del prezzo dell’energia.

Costo iniziale

Un’altra differenza importante tra fotovoltaico con o senza accumulo ha a che fare con i prezzi: l’impianto con batterie ha un costo iniziale più elevato, dato dal prezzo, appunto, del sistema di accumulo. C’è da dire, però, che gli incentivi e detrazioni disponibili connessi al ristoro dato dall’impianto stesso rendono oggi l’investimento sostenibile e con tempi di rientro sempre più brevi.

Quando conviene installare un impianto fotovoltaico con accumulo

Un impianto fotovoltaico con accumulo è una scelta vantaggiosa in molte situazioni, ma non sempre rappresenta la scelta ottimale. Affidarsi a un operatore qualificato consente, appunto, di eseguire un’accurata analisi tecnica preliminare atta a bilanciare al meglio l’investimento. 

Ad esempio, essenziale in questa fase iniziale sarà l’analisi dei dati storici di consumo energetico, non solo in termini di consumi globali ma altresì per fasce specifiche di consumo e relativi picchi. L’identificazione delle fasce orarie di consumo e delle tariffe energetiche vigenti consentirà di comprendere in che misura l’impianto potrà contribuire al risparmio energetico, sia per la quota parte di energia autoconsumata sia rispetto all’energia immessa in rete e prelevata dalla stessa. Questa fase consentirà di determinare in maniera quantitativa le scelte economiche e tecniche conseguenti, inclusa l’eventuale presenza o assenza di un sistema di accumulo.

Semplificando al massimo la tematica mediante alcuni esempi, potremmo dire che l’accumulo è consigliato: 

  • Per le abitazioni che hanno un consumo energetico prevalente nelle ore serali o notturne, quando l’impianto non produce energia. Ne sono esempi le famiglie con componenti che lavorano di giorno e rientrano la sera: la possibilità di utilizzare l’energia prodotta e immagazzinata durante il giorno evita il prelievo dalla rete nelle fasce orarie in cui la luce solare non è disponibile;
  • In presenza di pompe di calore, climatizzatori o elettrodomestici smart che funzionano a orari programmati, dato che le batterie sono un modo per gestire il carico elettrico con maggiore flessibilità;
  • In zone con frequenti interruzioni di corrente: un sistema di accumulo abbinato a un backup-box può essere una garanzia per una riserva di energia utile per le emergenze.

Quando conviene un impianto fotovoltaico senza accumulo

Anche se l’impianto con l’accumulo è generalmente più efficiente dal punto di vista del risparmio, anche i sistemi senza accumulo possono essere interessanti per famiglie e imprese. 

Ad esempio, l’impianto senza accumulo può essere una scelta ottimale in case popolate prevalentemente nelle ore diurne o con famiglie con bambini piccoli, dove gli elettrodomestici vengono utilizzati prevalentemente di giorno, in concomitanza con la produzione fotovoltaica.

Ricordiamo inoltre che con lo Scambio sul Posto (entro i termini previsti) o con il Ritiro Dedicato, potrai comunque dare valore all’energia non autoconsumata, vendendola al Gestore dei Servizi Energetici (GSE), recuperando quindi una parte dell’investimento.

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FAQ Fotovoltaico con o senza accumulo

Qual è la differenza tra un impianto fotovoltaico con accumulo e uno senza?

Un impianto senza accumulo utilizza l’energia prodotta per un consumo immediato oppure per una cessione in rete dell’energia in casi di consumo eccedentario. Un impianto con accumulo, invece, dispone di una batteria che immagazzina l’energia prodotta in eccesso, per essere utilizzata in un secondo momento (es. la sera o nei giorni nuvolosi).

Quali sono i vantaggi di un impianto con accumulo?

Con un sistema di accumulo puoi:

  • Aumentare l’autoconsumo di energia prodotta;
  • Ridurre ulteriormente le bollette;
  • Avere energia disponibile anche durante un blackout (con sistemi specifici);
  • Migliorare l’efficienza energetica della casa.

Quando conviene scegliere un impianto con accumulo?

L’impianto con accumulo è conveniente se:

  • Consumi molta energia nelle ore serali o notturne;
  • Vuoi essere meno dipendente dalla rete elettrica;
  • Hai già un impianto fotovoltaico che produce più di quanto consumi;
  • L’obiettivo è massimizzare l’autonomia energetica a lungo termine.

L’impianto con accumulo ha degli svantaggi?

Di fatto no, se non il costo iniziale più elevato: le batterie aumentano sensibilmente il prezzo dell’impianto. Tuttavia in mix di agevolazioni disponibili e ristoro dato dall’impianto stesso rendono tale “svantaggio” assolutamente sostenibile.

Quale impianto conviene di più in termini economici?

Nel breve periodo, un impianto senza accumulo è più conveniente per via dei costi più bassi. Tuttavia, nel medio-lungo termine e sulla base di una corretta diagnosi energetica preliminare, un impianto con accumulo può diventare nettamente più vantaggioso.

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