
PARCO AGRISOLARE: PUBBLICATO IL PRIMO ELENCO PARZIALE DEI DESTINATARI AMMESSI A FINANZIAMENTO CON FONDI AFFERENTI AL PNRR M2C1-I.2.2
Fino all’80% di contributo a fondo perduto per il fotovoltaico sui tetti dei fabbricati agricoli. È stato emanato, in data 18 dicembre 2023, il decreto ministeriale recante un primo elenco parziale dei soggetti ammessi a sostegno per investimenti nelle strutture produttive del settore agricolo, zootecnico e agroindustriale afferenti la realizzazione di impianti fotovoltaici, unitamente a interventi di riqualificazione dei fabbricati ai fini del miglioramento dell’efficienza energetica delle strutture. Le risorse destinate al finanziamento dei suddetti interventi ammontano complessivamente a 1.500 milioni di euro a valere sui fondi del PNRR. A seguito degli esiti della prima annualità 2022, risultano risorse residue pari a circa 1 miliardo di euro.- le aziende agricole attive nella produzione agricola primaria;
- le aziende agricole attive nel settore della trasformazione di prodotti agricoli;
- nonché le aziende agricole attive nel settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli.
Il primo Avviso, pubblico ad agosto 2022, aveva totalizzato 6.358 beneficiari ammessi ed un ammontare di risorse loro assegnate pari a euro 438.133.850,466. Il secondo Avviso invece, pubblicato nel luglio 2023, vede un totale parziale di 2.959 beneficiari ammessi ed un ammontare di risorse loro assegnate pari a euro 351.312.009,01.
Pertanto, ad oggi, il numero complessivo dei beneficiari ammessi al contributo risulta pari a n. 9.317, per un ammontare di risorse totali assegnate pari a euro 789.445.859,476. Il nuovo regime di aiuti per l’efficientamento e la solarizzazione degli edifici agricoli, zootecnici e agroindustriali rappresenta un grande passo verso la sostenibilità energetica del comparto e, al contempo, un’occasione per abbattere le spese di produzione a beneficio della competitività delle imprese agricole.SOUTHENERGY E LA MISURA “PARCO AGRISOLARE”
Numerosi sono gli imprenditori che, anche per questa seconda annualità della Misura, si sono affidati a Southenergy e che potranno oggi finalmente beneficiare dei contributi “Parco Agrisolare” per incrementare il potenziale strategico delle loro imprese. Avviando, quindi, un percorso di transizione energetica guidato da un partner tecnico leader nel fotovoltaico con all’attivo 15 anni di solida esperienza nel settore delle rinnovabili.
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La Misura PNRR M2C1-I.2.2 “Parco Agrisolare” prevede la selezione e il finanziamento di interventi checonsistono nell’acquisto e posa in opera di pannelli fotovoltaici sui tetti di fabbricati strumentali all’attivitàdelle imprese beneficiarie.Congiuntamente alla realizzazione dell’impianto fotovoltaico, sono considerate ammissibili anche le speseconnesse all’installazione di sistemi di accumulo di energia elettrica e/o di dispositivi di ricarica elettrica perla mobilità sostenibile e per le macchine agricole (nel rispetto dei massimali imposti dal decreto stesso).
Unitamente a tali attività, possono essere eseguiti uno o più interventi di riqualificazione dei fabbricati aifini del miglioramento dell’efficienza energetica delle strutture quali:- la rimozione e lo smaltimento dell’amianto dai tetti
- la realizzazione dell’isolamento termico dei tetti
- e/o la realizzazione di un sistema di aerazione
FINALITÀ E RISORSE AGRISOLARE 2023
Mediante l’erogazione di un contributo a fondo perduto fino all’80%, l’investimento persegue l’obiettivo climatico-ambientale di contribuire all’adattamento ai cambiamenti climatici e alla loro mitigazione tramite la promozione dell’energia sostenibile e dell’efficienza energetica.
Le risorse destinate al finanziamento dei suddetti interventi ammontano a 1.500 milioni di euro a valere sui fondi del PNRR. A seguito del decreto direttoriale di dicembre 2022-marzo 2023-luglio 2023, risultano risorse residue pari ad euro 997.655.895,925:- 697.655.895,925 milioni di euro: interventi nel settore della produzione agricola primaria, nei limiti dell’autoconsumo;
- 150 milioni di euro: interventi nel settore della trasformazione di prodotti agricoli in agricoli;
- 75 milioni di euro: interventi nel settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli;
- 75 milioni di euro: interventi nel settore della produzione agricola primaria – senza vincolo di autoconsumo.
Un importo pari ad almeno il 40% delle predette risorse è destinato al finanziamento di progetti da realizzare nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Le agevolazioni sono concesse secondo una procedura a sportello, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili.AGRISOLARE: LE PRINCIPALI NOVITÀ 2023
Tra le principali novità del nuovo bando 2023:
- incremento dell’intensità di aiuto massima concedibile;
- raddoppia la potenza massima installabile, che passa da 500 kW/p a 1.000 kW/p;
- raddoppio della spesa massima ammissibile per sistemi di accumulo fino a 100.000 euro;
- raddoppio della spesa massima ammissibile per dispositivi di ricarica fino a 30.000 euro;
- introduzione della nuova fattispecie di autoconsumo condiviso;
- partecipazione di imprese in forma aggregata;
- spesa massima per beneficiario pari ad 2.330.000 euro.
INVIO RICHIESTE ED ESECUZIONE LAVORI
Le istanze di ammissione al contributo 2023, redatte in conformità alle istruzioni del Regolamento Operativo, sono state presentate nel periodo 12 settembre 2023 – 12 ottobre 2023, attraverso la piattaforma informatica. E, naturalmente, previa predisposizione e presentazione di dettagliata documentazione anagrafica e tecnico-progettuale (tra le altre, a titolo di esempio non esaustivo, relazione tecnica asseverata da parte del professionista abilitato).
Il Soggetto Attuatore (Gestore dei servizi energetici GSE S.p.A.), in seguito a verifica di ammissibilità delle domande secondo le modalità e i criteri stabiliti nei Provvedimenti, ha provveduto alla pubblicazione sui siti del Ministero e del Soggetto Attuatore dell’elenco dei Soggetti Beneficiari ammessi al contributo. Il Soggetto Beneficiario è tenuto a comunicare al GSE, attraverso il Portale Agrisolare, l’avvio dei lavori di realizzazione dell’impianto fotovoltaico e degli eventuali interventi complementari entro 30 giorni dalla data di inizio dell’intervento, ovvero a partire dalla disponibilità delle specifiche funzionalità del Portale. I Soggetti Beneficiari sono tenuti a realizzare, collaudare e rendicontare gli interventi entro 18 mesi dalla data di pubblicazione del pertinente elenco dei Beneficiari (escluse eventuali richieste di proroghe, sostenute da motivi oggettivi, accordate dal GSE di concerto con il MASAF). Deve essere garantita, in ogni caso, la realizzazione, il collaudo e la rendicontazione degli interventi entro il 30 giugno 2026.CHI SONO I BENEFICIARI DEL BANDO “PARCO AGRISOLARE” 2023
Il bando individua i soggetti beneficiari della misura in maniera molto precisa. Sono Soggetti beneficiari:
- gli imprenditori agricoli, in forma individuale o societaria;
- le imprese agroindustriali;
- indipendentemente dai propri associati, le cooperative agricole che svolgono attività di cui all’articolo 2135 del codice civile e le cooperative o loro consorzi di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 18 maggio 2001 n. 228;
- i soggetti di cui ai punti sopra costituiti in forma aggregata quale, a titolo esemplificativo e non esaustivo, associazioni temporanee di imprese (A.T.I.), raggruppamenti temporanei di impresa (R.T.I), reti d’impresa, comunità energetiche rinnovabili (CER).
INTENSITÀ DEL CONTRIBUTO
Agli interventi realizzati è riconosciuto un finanziamento in conto capitale con un’intensità di aiuto massima variabile, rispetto alle spese ammissibili, e disciplinata dal decreto stesso.
IMPRESE DEL SETTORE DELLA PRODUZIONE AGRICOLA PRIMARIA – nei limiti dell’autoconsumo e nuova fattispecie di autoconsumo condiviso: l’intensità massima del contributo riconoscibile è pari all’80% delle spese ammissibili.IMPRESE DEL SETTORE DELLA PRODUZIONE AGRICOLA PRIMARIA – senza vincolo di autoconsumo: l’intensità massima riconoscibile è pari al 30% delle spese ammissibili. L’intensità del contributo può essere maggiorata di:- 20 punti percentuali, per gli aiuti concessi alle piccole imprese;
- 10 punti percentuali, per gli aiuti concessi alle medie imprese;
- 15 punti percentuali per investimenti effettuati nelle zone assistite (Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna).
IMPRESE DEL SETTORE DELLA TRASFORMAZIONE DI PRODOTTI AGRICOLI: l’intensità massima riconoscibile è pari
- all’80% delle spese ammissibili se la potenza dell’impianto fotovoltaico è compresa tra 6 kWp e 200 kWp;
- al 65% delle spese ammissibili se la potenza dell’impianto fotovoltaico è compresa tra 200 kWp e 500 kWp;
- al 50% delle spese ammissibili se la potenza dell’impianto è maggiore di 500 kWp fino al massimo di 1000 kWp.
IMPRESE DEL SETTORE DELLA TRASFORMAZIONE DI PRODOTTI AGRICOLI IN NON AGRICOLI: l’intensità massima riconoscibile è pari al 30% delle spese ammissibili. L’intensità del contributo può essere maggiorata di:
- 20 punti percentuali, per gli aiuti concessi alle piccole imprese;
- 10 punti percentuali, per gli aiuti concessi alle medie imprese;
- 15 punti percentuali per investimenti effettuati nelle zone assistite (Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna).
INTERVENTI E SPESE AMMISSIBILI
Per richiedere il contributo previsto dal Decreto, l’impianto fotovoltaico deve essere di nuova costruzione e con potenza di picco complessiva (espressa in kWp), non inferiore a 6 kWp e non superiore a 1000 kWp.
Il contributo è riconosciuto, nei limiti di spesa previsti, per la realizzazione di impianti fotovoltaici su tetti strumentali all’attività agricola e per la realizzazione di altri interventi complementari (ove previsti) finalizzati alla riqualificazione e/o efficientamento energetico dei fabbricati interessati. Ogni singolo Soggetto Beneficiario può richiedere l’accesso al contributo con una spesa massima ammissibile non superiore a euro 2.330.000, così ripartiti:- fino a 1.500.000 euro per l’installazione di pannelli fotovoltaici;
- fino a 700.000 euro per gli interventi complementari (rimozione dell’amianto, areazione, isolamento);
- fino a 100.000 euro per i sistemi di accumulo;
- fino a 30.000 euro per i dispositivi di ricarica.
Per tutti gli interventi descritti sono ammesse, nei limiti dei relativi massimali di spesa, le spese di progettazione, le asseverazioni e le altre spese professionali richieste dal tipo di intervento, comprese quelle relative all’elaborazione e presentazione della Proposta, direzione lavori e collaudo.
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