Raddoppiate le risorse PNRR destinate al settore agroalimentare

Lo scorso 24 novembre 2023, la Commissione Europea ha dato il via libera alla rimodulazione del PNRR Italia. “Raddoppiate le risorse del PNRR destinate al settore agroalimentare. La Commissione Ue ha approvato le richieste e la dotazione finanziaria passerà da 3,68 a 6,53 miliardi di euro. A questi vanno aggiunti i fondi del Piano nazionale complementare, pari a 1,2 miliardi, per un totale di circa 8 miliardi di euro: il più grande stanziamento economico mai registrato per l’asset primario della nostra Nazione”. Lo annuncia il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.

“Parco Agrisolare”: atteso il bando 2024

“La misura Parco Agrisolare, che ha registrato un overbooking di domande, è stata particolarmente apprezzata dalla Commissione, tanto da essere implementata con altri 850 milioni di euro, passando così da 1,5 a 2,3 miliardi di euro. Un caso virtuoso di incremento dell’obiettivo iniziale fissato con il Piano nazionale di ripresa e resilenza, in termini di potenza installata da fonti rinnovabili. Obiettivo che è stato addirittura triplicato, portandolo a oltre 1,3 gigawatt. Risultati eccezionali di cui dobbiamo essere fieri”, aggiunge il ministro Francesco Lollobrigida.

La misura PNRR M2C1-I.2.2 “Parco Agrisolare” prevede la selezione e il finanziamento di interventi che consistono nella realizzazione di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale. Sono considerate ammissibili anche le spese connesse all’installazione di sistemi di accumulo di energia elettrica e/o dispositivi di ricarica elettrica per la mobilità sostenibile e per le macchine agricole. Infine, unitamente a tali attività, consente altresì interventi complementari di riqualificazione dei fabbricati ai fini del miglioramento dell’efficienza energetica delle strutture. I tre target della misura consistono nell’individuazione dei progetti beneficiari con un valore totale delle risorse finanziarie assegnate all’investimento pari rispettivamente al 30% nel 2022, al 50% nel 2023 e al 100% nel 2024.

“Parco Agrisolare” 2024: perché scegliere Southenergy

Dal 2008, Southenergy fornisce soluzioni personalizzate chiavi in mano volte a valorizzare le fonti di energia rinnovabile, valorizzando ciò che le aziende già possiedono: il tetto. 
La specializzazione nel settore, la presenza fisica sul territorio, un’organizzazione aziendale che beneficia di personale altamente qualificato interno e attrezzature e mezzi di proprietà per poter gestire tempestivamente l’intera catena del valore nella costruzione e gestione dell’energia sono i veri punti di forza di Southenergy.

Numerosi gli imprenditori che si sono affidati a Southenergy nella presentazione dell’istanza “Parco Agrisolare” 2022 e 2023 e che oggi potranno finalmente beneficiare di contributi a fondo perduto fino all’80% per incrementare il potenziale strategico delle loro imprese.

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“Parco Agrisolare”: una grande opportunità per la competitività delle imprese agricole

La bontà delle prime due annualità della misura “Parco Agrisolare” la si evince dai dati ad essa associati. Il decreto recante l’elenco degli ulteriori destinatari ammessi a finanziamento (marzo 2024) vede un numero complessivo di risorse assegnate pari a € 1.137.466.336,696.

Il nuovo regime di aiuti per l’efficientamento e la solarizzazione degli edifici agricoli, zootecnici e agroindustriali rappresenta un grande passo verso la sostenibilità energetica del comparto e, al contempo, un’occasione per abbattere le spese di produzione a beneficio della competitività delle imprese agricole. Di seguito alcuni dettagli afferenti la misura.

Incentivi per il fotovoltaico sui tetti agricoli

La misura “Parco Agrisolare” prevede la selezione e il finanziamento di interventi che consistono nell’acquisto e posa in opera di pannelli fotovoltaici sui tetti di fabbricati strumentali all’attività delle imprese beneficiarie. Congiuntamente alla realizzazione dell’impianto fotovoltaico, sono considerate ammissibili anche le spese connesse all’installazione di sistemi di accumulo di energia elettrica e/o dispositivi di ricarica elettrica per la mobilità sostenibile e per le macchine agricole (nel rispetto dei massimali imposti dal decreto stesso).

Unitamente a tali attività, possono essere eseguiti uno o più interventi di riqualificazione dei fabbricati ai fini del miglioramento dell’efficienza energetica delle strutture (la rimozione e lo smaltimento dell’amianto dai tetti, la realizzazione dell’isolamento termico dei tetti e/o la realizzazione di un sistema di aerazione).

Dotazione 2023 e destinatari degli incentivi

Mediante l’erogazione di un contributo a fondo perduto fino all’80%, l’investimento persegue l’obiettivo climatico-ambientale di contribuire all’adattamento ai cambiamenti climatici e alla loro mitigazione tramite la promozione dell’energia sostenibile e dell’efficienza energetica.

Un importo pari ad almeno il 40% delle predette risorse è destinato al finanziamento di progetti da realizzare nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Soggetti beneficiari:

  • gli imprenditori agricoli, in forma individuale o societaria;
  • le imprese agroindustriali;
  • indipendentemente dai propri associati, le cooperative agricole che svolgono attività di cui all’articolo 2135 del codice civile e le cooperative o loro consorzi di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 18 maggio 2001 n. 228;
  • i soggetti di cui ai punti sopra costituiti in forma aggregata quale, a titolo esemplificativo e non esaustivo, associazioni temporanee di imprese (A.T.I.), raggruppamenti temporanei di impresa (R.T.I), reti d’impresa, comunità energetiche rinnovabili (CER).

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