scambio sul posto GSE

Scambio Sul Posto: cos’è, come funziona e cosa succede da settembre

Se hai installato un impianto fotovoltaico o stai per farlo, lo Scambio Sul Posto, noto anche come SSP, è stato per anni tra gli strumenti più interessanti per valorizzare l’energia fotovoltaica prodotta e non consumata

Qualcosa, però, sta per cambiare: dal 26 settembre 2025, l’accesso a nuove convenzioni SSP verrà chiuso, come previsto dalle recenti disposizioni normative. Vediamo insieme come funziona lo Scambio Sul Posto, cosa cambierà nei prossimi mesi e come gestire la chiusura del meccanismo SSP.

Cos’è lo Scambio Sul Posto (SSP) e come funziona

Lo Scambio Sul Posto, conosciuto anche con l’acronimo SSP, è un meccanismo gestito dal GSE – Gestore dei Servizi Energetici, che permette ai proprietari di un impianto fotovoltaico (ma anche di cogenerazione, eolici, idroelettrici o a biomassa di piccola taglia) di compensare economicamente l’energia immessa in rete con quella prelevata nei momenti in cui il proprio impianto non produce.

Semplifichiamo ancora di più il concetto: se durante il giorno il tuo impianto fotovoltaico produce più energia di quanta ne consumi, l’elettricità in eccesso viene immessa nella rete nazionale. In un secondo momento, quando hai bisogno di più energia (ad esempio di sera), la prelevi dalla rete. 

In altri termini, possiamo sostenere che gli impianti con SSP utilizzano il sistema elettrico nazionale come storage di immagazzinamento virtuale dell’energia che non viene immediatamente fruita. Infatti, è fondamentale sottolineare che l’energia prodotta in eccesso non viene fisicamente conservata in una vera batteria di accumulo gestito dal sistema elettrico, ma al contrario viene immediatamente immessa nella rete e resa disponibile per altri utenti.

Grazie ad un meccanismo di compensazione (solitamente annuale), viene generato un bilancio virtuale tra l’energia che hai “depositato” (immessa) e quella che hai “prelevato” dalla rete. Questo bilancio viene poi utilizzato per calcolare un contributo economico, chiamato contributo in conto scambio, che tiene conto sia dell’energia immessa sia di quella prelevata:

  • Se l’energia immessa è maggiore di quella prelevata, il GSE procede ad un rimborso per l’energia in eccesso.
  • Se l’energia prelevata è maggiore di quella immessa, viene conseguentemente addebitata la sola differenza.

Fine dello Scambio Sul Posto: cosa cambierà da settembre 2025

Come specificato sopra, è possibile presentare una nuova richiesta di accesso al meccanismo di Scambio Sul Posto fino al prossimo 26 settembre 2025 solo per gli impianti entrati in esercizio entro il 29 maggio 2025.

Gli impianti esistenti che beneficiano di questo regime continueranno a godere dei vantaggi fino alla scadenza naturale del loro contratto. Oltre i 15 anni di anzianità del contratto, il GSE procederà alla chiusura automatica del medesimo al 31 dicembre 2024, e alla conseguente liquidazione delle eccedenze maturate. Se il titolare dell’impianto non richiede un’alternativa a Terna entro i termini previsti, il GSE attiverà il Ritiro Dedicato.

Per i nuovi utenti, invece, dopo il 29 maggio 2025 sarà essenziale analizzare i casi specifici e definire quali possano essere le nuove forme di incentivazioni atte a massimizzare il beneficio derivante dall’installazione di un nuovo impianto fotovoltaico. A titolo di esempio:

  • una progettazione atta a massimizzare l’autoconsumo, mediante ad esempio l’installazione di un sistema di accumulo atto a ridurre la quantità di energia da immettere in rete;
  • la sottoscrizione di un contratto Rid con il Gse, che corrisponde al produttore un determinato prezzo per ogni kWh immesso in rete il cui ammontare dipende dalla tipologia di impianto e dagli eventuali ulteriori incentivi di cui l’impianto beneficia;
  • l’adesione, qualora possibile, a una CER (Comunità Energetica Rinnovabile), condividendo all’interno della comunità l’energia prodotta e usufruendo degli incentivi disposti dall’apposito decreto.

Il futuro del tuo fotovoltaico inizia ora! Che tu abbia già un impianto o stia valutando l’installazione, non farti trovare impreparato alla fine dello Scambio Sul Posto. Contatta oggi Southenergy per una consulenza gratuita. Un nostro team dedicato ti illustrerà le soluzioni più vantaggiose e ti assisterà nella gestione degli incentivi, fornendoti altresì una guida chiara e personalizzata sulle migliori strategie energetiche.

Possiamo occuparci di ogni dettaglio tecnico e burocratico (Due Diligence e Asset Management), servizi essenziali atti a definire i nostri progetti realmente “chiavi in mano”. Sono infatti numerosi i clienti che da tempo si sono affidati alla nostra azienda e che oggi possono godere di importanti benefici economici derivanti dalla valorizzazione dell’energia generata dai loro impianti fotovoltaici.

Come accedere allo scambio sul posto

Per accedere allo Scambio Sul Posto è necessario stipulare una convenzione con il GSE (Gestore dei Servizi Energetici). Attenzione, però: è possibile presentare una nuova richiesta di accesso al meccanismo di Scambio Sul Posto (SSP) fino al prossimo 26 settembre 2025 solo per gli impianti entrati in esercizio entro il 29 maggio 2025

A stabilirlo, la recente Deliberazione ARERA 78/2025/R/efr in attuazione di quanto previsto dall’art. 9, comma 2 del Decreto Legislativo 199/21. 

Per poter attivare lo Scambio Sul Posto per il fotovoltaico, è necessario che l’impianto sia connesso alla rete e dotato di un contatore bidirezionale, che registri sia l’energia immessa sia quella prelevata. Inoltre, l’energia prodotta deve essere utilizzata almeno in parte per i consumi del sito su cui è installato l’impianto: è questo il principio dell’autoconsumo.

In sintesi, lo Scambio Sul Posto è pensato per chi installa un impianto fotovoltaico per ridurre i propri consumi energetici e, allo stesso tempo, beneficiare economicamente dell’energia prodotta in eccesso immettendola nella rete.

Il processo di attivazione è completamente digitale e si svolge attraverso il portale del GSE, dove è possibile creare un profilo utente e caricare tutti i documenti necessari. Malgrado la semplificazione della procedura, suggeriamo di affidarsi ad operatori qualificati che possano gestire la registrazione ma altresì la verifica della consuntivazione dati con estrema attenzione massimizzando al massimo il beneficio finale, economico, per il cliente.

I dati tecnici dell’impianto saranno essenziali in sede di registrazione, congiuntamente al codice POD del contatore, i riferimenti bancari (per ricevere i rimborsi GSE) e la documentazione che attesti la conformità dell’impianto alle normative vigenti.

Una volta inviata la richiesta, il GSE valuta la documentazione e, ove consistente con la normativa e i dati tecnici conseguenti, procede alla stipula della convenzione. Da quel momento l’utente inizia a beneficiare del meccanismo SSP, ricevendo un contributo economico per l’energia immessa in rete e valorizzata secondo le condizioni contrattuali.

Calcolo dello Scambio Sul Posto GSE

Il contributo economico riconosciuto dal GSE per lo Scambio Sul Posto si basa su una formula specifica, che tiene conto sia dell’energia immessa in rete, sia di quella prelevata. Il calcolo del contributo si esprime così: Cs = min (Oe ; Cei) + CUsf x Es
Dove (*):

  • Cs = contributo in conto scambio, ossia il valore finale del contributo che il GSE riconosce all’utente;
    • min (Oe ; Cei): questa parte della formula indica che si prende il valore più basso tra l’onere dell’energia prelevata (Oe) e il controvalore dell’energia immessa (Cei);
  • Oe = Onere dell’energia prelevata dalla rete, ovvero il costo in € che avresti sostenuto per tutta l’energia che hai prelevato. In formula Oe = Prezzo Unico Nazionale x kWh prelevati;
  • Cei = Controvalore dell’energia immessa in rete, ovvero il valore economico in € dell’energia che hai immesso nella rete. In formula Cei = Prezzo zonale orario energia x kWh immessi;
  • CUsf = Corrispettivo Unitario di scambio forfetario, un valore stabilito dall’ARERA ed espresso in centesimi di euro che quantifica alcuni costi di rete e oneri generali di sistema normalmente pagati in bolletta;
  • Es = quantità di Energia scambiata, ovvero il valore minimo tra immissioni e prelievi.

(*) Definizioni espresse in forma semplificata a titolo di esempio generale, per una consultazione accurata si rimanda in tutto e per tutto alle “Regole Tecniche – Servizio di Scambio Sul Posto” GSE.

Il meccanismo di calcolo tiene conto di tutti questi fattori, garantendo un giusto equilibrio tra il beneficio per il produttore-consumatore e la sostenibilità del sistema elettrico. In altre parole, maggiore sarà il bilanciamento tra produzione e consumo, maggiore sarà il vantaggio economico generato dallo Scambio Sul Posto fotovoltaico.

Chi può accedere allo Scambio Sul Posto?

Possono accedere al meccanismo di SSP GSE fotovoltaico i clienti finali che sono contemporaneamente produttori di energia elettrica tramite un impianto connesso alla rete nel punto di prelievo (utenza) per il quale richiedono lo SSP:

  1. i clienti finali presenti all’interno di un Altro Sistema Semplice di Produzione e Consumo (ASSPC) che, al tempo stesso, sono produttori di energia elettrica in relazione agli impianti di produzione che costituiscono l’ASSPC, ovvero hanno ricevuto mandato senza rappresentanza da un produttore terzo in relazione ai predetti impianti (Scambio Sul Posto per ASSPC);
  2. i clienti finali titolari di un insieme di punti di prelievo e immissione anche non coincidenti che, al tempo stesso, sono produttori di energia elettrica in relazione agli impianti di produzione connessi per il tramite dei predetti punti, ovvero hanno ricevuto mandato senza rappresentanza da un produttore terzo in relazione ai predetti impianti (Scambio Sul Posto altrove).

Il meccanismo di SSP va sempre verificato al fine di non incorrere in incompatibilità del medesimo con altri meccanismi di incentivazione che prevedono la vendita diretta dell’energia prodotta.

Altresì, l’utente dello scambio deve essere controparte del contratto di acquisto riferito all’energia elettrica prelevata sul punto di scambio. Infine, per poter accedere al servizio SSP devono essere rispettati anche alcuni vincoli relativi alla potenza installata, come dettagliato dalle sopracitate Regole Tecniche – Servizio di Scambio sul Posto GSE.

FAQ Scambio sul posto

Che cos’è lo Scambio sul Posto?

Lo Scambio Sul Posto è un meccanismo gestito dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici) che consente ai produttori di energia elettrica da fonti rinnovabili (come il fotovoltaico) di immettere in rete l’energia non autoconsumata e di ricevere un contributo economico in base all’energia successivamente prelevata dalla rete.

Chi può accedere allo Scambio Sul Posto?

Possono accedere allo Scambio Sul Posto i titolari di impianti alimentati da fonti rinnovabili (fotovoltaico incluso), sia privati che aziende, purché l’energia venga prodotta e autoconsumata almeno in parte.

Come funziona il rimborso economico?

Semplificando la formula applica, il GSE calcola un contributo in conto scambio (Cs) sulla base dell’energia immessa e prelevata. Il contributo non è un semplice acquisto di energia ma una compensazione economica tra l’energia ceduta e quella acquistata dalla rete.

Come si richiede lo Scambio Sul Posto?

La richiesta va inoltrata direttamente al GSE attraverso il suo portale online. L’utente deve registrarsi, inserire i dati dell’impianto e firmare il contratto di scambio. È consigliabile farsi assistere da un operatore qualificato per evitare errori nella procedura.

Qual è la differenza tra il Ritiro Dedicato e lo Scambio Sul Posto?

In entrambi i casi parliamo di regimi commerciali gestiti dal GSE. Mentre Ritiro Dedicato è un meccanismo di vendita diretta dell’energia prodotta e immessa in rete al GSE, lo Scambio Sul Posto è un meccanismo di compensazione tra energia ceduta alla rete ed energia consumata.

Sei interessato e vorresti ricevere maggiori informazioni? Contattaci usando il form sottostante