stazione di ricarica veicoli elettrici

Stazione di ricarica per veicoli elettrici

La mobilità elettrica, un tempo illusione di tempi moderni ancora lontani, è finalmente una realtà, il nuovo e sempre più consolidato paradigma di mobilità urbana e, altresì, extra urbana. Le auto elettriche sempre più presenti sulle nostre strade ne sono la dimostrazione pratica. Malgrado il sogno sia divenuto realtà, molteplici sono ancora i quesiti che ricorrono tra gli automobilisti, intenti a fare i conti con nuove abitudini di mobilità: dove e come poter ricaricare, nel modo più rapido ed efficiente, la mia nuova o futura auto elettrica?

Una stazione di ricarica per veicoli elettrici ha proprio questa funzione: fornire energia, possibilmente nel minor tempo possibile, in un punto ben identificato e prossimo, nel rispetto delle necessità, in termini di potenza e timing, del guidatore.

Non tutte le colonnine di ricarica auto elettriche, però, sono uguali: ne esistono diverse tipologie, suddivise per tecnologia, velocità, potenza erogata e modalità di installazione. Se è vero che la ricarica domestica resta la scelta più comoda per chi dispone di un box o di un posto auto privato, è altrettanto vero che la ricarica veloce, in corrente continua e fino a 350 kW, rappresenta la vera grande opportunità della mobilità elettrica. 

Ecco come funzionano le colonnine di ricarica, quali sono i tempi medi di ricarica e come scegliere la soluzione giusta per ogni esigenza.

Cos’è una stazione di ricarica per veicoli elettrici

Una stazione di ricarica per veicoli elettrici è un’infrastruttura atta a fornire energia elettrica per ricaricare le batterie di veicoli dotati di powertrain elettrico, come appunto un’auto elettrica.

Le stazioni, che spesso chiamiamo colonnine di ricarica, possono essere installate in contesti pubblici (strade, parcheggi, centri commerciali), privati (abitazioni, garage) o aziendali. Per agevolare l’individuazione delle medesime è stata creata la Piattaforma Unica Nazionale (PUN), una mappa ufficiale delle colonnine di ricarica per auto elettriche in Italia, gestita da GSE e RSE, in cui poter trovare facilmente le stazioni di ricarica, filtrando per ubicazione, tipo di connettore e altri parametri.

Le stazioni di ricarica per veicoli elettrici possono offrire ricarica in corrente alternata (AC) o corrente continua (DC), con potenze che vanno da 3,7 kW fino a oltre 300 kW, così da ricaricare una macchina elettrica in poche ore o addirittura in pochi minuti, a seconda della tecnologia e della capacità della batteria.

Quali sono le modalità di ricarica di un’auto elettrica?

Quando parliamo di ricarica dell’auto elettrica, è importante sapere che non esiste un’unica modalità. Le differenze riguardano sia il tipo di colonnina di ricarica, sia la velocità con cui l’energia viene trasferita alla batteria del veicolo.

Esistono principalmente tre tipologie di stazioni di ricarica per auto elettriche:

  • Stazioni a ricarica lenta;
  • Stazioni a ricarica accelerata;
  • Stazioni con ricarica ultrarapida.

Ricarica lenta (AC monofase)

La ricarica lenta, o AC monofase, è la modalità più semplice e diffusa in ambito domestico. Questa modalità di ricarica avviene tramite una presa di corrente standard o una wallbox a bassa potenza (3,7-7,4 kW). Si tratta di una soluzione utile a chi può lasciare il veicolo in carica per diverse ore, ad esempio durante la notte, sfruttando il proprio box privato. I tempi possono variare tra 6 e 12 ore per una ricarica completa.



Ricarica accelerata (AC trifase)

Discorso diverso per l’AC trifase, che prevede colonnine di ricarica auto elettriche con potenza compresa tra 11 e 22 kW. In genere, puoi trovare queste colonnine nei parcheggi pubblici, nei supermercati e nei centri commerciali. Il vantaggio della ricarica accelerata consiste nella riduzione dei tempi di ricarica rispetto alla ricarica lenta, permettendo di ricaricare una macchina elettrica in 2-4 ore, a seconda del modello.

Ricarica veloce e ultrarapida (DC)

Le colonnine di ricarica veloce lavorano in corrente continua e raggiungono potenze fino a 350 kW o più, così da ricaricare auto elettriche in meno di 30 minuti. Attualmente si trovano principalmente in autostrade, stazioni di servizio e hub urbani ad alto traffico.

Naturalmente la velocità effettiva di ricarica sarà sempre correlata alla capacità di ricarica massima supportata dall’auto elettrica pertanto, ad esempio, un veicolo con un caricatore di bordo limitato a 11 kW non potrà sfruttare appieno una colonnina a ricarica accelerata da 22 kW.

Quali cavi e connettori si usano per ricaricare un’auto elettrica?

Altro punto ugualmente interessante a proposito di ricarica veicoli elettrici è il cavo di ricarica. Di fatto, il cavo rappresenta il “ponte” tra l’auto elettrica e la colonnina di ricarica. Anche in questo caso, esistono diversi standard, ciascuno pensato per specifiche modalità di ricarica e potenze differenti. Alcuni cavi sono forniti insieme al veicolo, altri sono integrati nella colonnina elettrica per l’auto, soprattutto nei casi di ricarica veloce.

Per la ricarica domestica o in colonnine pubbliche AC, si usano connettori di tipo 1 o 2. I principali sono:

  • Tipo 2 (Mennekes): è il più diffuso in Europa. Permette la ricarica monofase o trifase, fino a 22 kW. È compatibile con la maggior parte delle colonnine elettriche in Italia e si collega sia a wallbox domestiche sia a colonnine pubbliche;
  • Tipo 1 (Yazaki): più comune su modelli asiatici o americani meno recenti, meno diffuso in Europa fatta eccezione per alcuni modelli più datati o di importazione;
  • Spina Schuko o presa standard: usata per le ricariche d’emergenza, permette di collegarsi a prese domestiche comuni. La ricarica tramite presa Schuko è generalmente lenta e non progettata per un uso quotidiano a causa delle limitazioni di potenza e delle possibili implicazioni sulla sicurezza dell’impianto elettrico domestico se non adeguatamente dimensionato.

Per quanto riguarda, invece, le colonnine di ricarica veloce o ultraveloci, si entra nella ricarica in corrente continua, dove i cavi sono sempre integrati nella stazione per motivi di sicurezza. I cavi utilizzati sono:

  • CCS Combo 2 (Combined Charging System): è lo standard europeo per la ricarica rapida. Integra due connettori in uno e può supportare ricariche fino a 350 kW;
  • CHAdeMO: utilizzato in passato soprattutto su modelli asiatici, sta lentamente scomparendo dal mercato europeo a favore del CCS.

Il fatto che i cavi per la ricarica DC siano sempre integrati nella stazione è una misura di sicurezza fondamentale, data l’elevata potenza in gioco. Questo evita che utenti non esperti utilizzino cavi non idonei o che si verifichino scollegamenti accidentali durante la ricarica ad alta potenza, il che potrebbe essere pericoloso.

Vantaggi della ricarica veloce

La ricarica veloce è la modalità più apprezzata per ricaricare un veicolo elettrico. Basti pensare che, grazie alle colonnine di ricarica in corrente continua (DC), si può ricaricare fino all’80% della batteria in meno di 30 minuti, un tempo impensabile solo pochi anni fa.

I vantaggi di questa scelta sono diversi:

  • Risparmio di tempo: la ricarica elettrica per auto ad alta potenza riduce i tempi di sosta e permette, di fatto, di avere una buona percentuale di carica anche solo per il tempo di un pranzo;
  • Gestione di lunghe percorrenze: La ricarica veloce rende i veicoli elettrici più adatti per i viaggi a lunga distanza. La possibilità di “fare il pieno” di energia rapidamente lungo il percorso elimina l’ansia da autonomia e permette di pianificare itinerari più lunghi con soste di ricarica brevi e mirate;
  • Infrastruttura moderna: le nuove colonnine elettriche auto sono spesso dotate di sistemi di riconoscimento utente, monitoraggio da remoto, pagamenti digitali e integrazione con app di mobilità;
  • Maggiore turnover nelle stazioni di ricarica: la velocità di ricarica elevata può portare a un maggiore flusso di utenti in quanto le auto sostano per periodi più brevi.
  • Compatibilità con le auto nuove: le auto elettriche di ultima generazione sono progettate per supportare la ricarica rapida, sfruttando potenze elevate (fino a 150 kW o oltre).

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FAQ Stazione di ricarica per veicoli elettrici

Che cos’è una stazione di ricarica per veicoli elettrici?

Una stazione di ricarica, o colonnina di ricarica, è un’infrastruttura che consente di ricaricare le batterie dei veicoli elettrici (EV). Può essere pubblica o privata, installata in aree urbane, parcheggi, abitazioni o aziende, e supportare diverse velocità di ricarica a seconda della potenza disponibile.

Quali tipi di ricarica esistono?

Esistono tre principali livelli di ricarica:

  • Lenta (AC): tipica delle prese domestiche, fino a 3,7 kW.
  • Rapida (AC/DC): da 7 a 22 kW, usata in ambito pubblico e privato.
  • Ultrarapida (DC): oltre 50 kW, spesso in autostrada, per una ricarica veloce in pochi minuti.

Quanto tempo serve per ricaricare un’auto elettrica?

Il tempo di ricarica dipende da tre fattori: la capacità della batteria dell’auto, la potenza della stazione e il livello di carica iniziale. Per esempio, una ricarica completa può variare da 30 minuti (con ricarica ultrarapida) a diverse ore (con ricarica domestica lenta).

Quanto costa ricaricare un veicolo elettrico?

Il costo dipende dal tipo di stazione (pubblica o privata), dalla tariffa del fornitore e dal contratto sottoscritto. La ricarica domestica, se ben progettata, può risultare certamente più conveniente. La ricarica pubblica varia ampiamente in base alla velocità della colonnina, all’operatore e alla modalità di pagamento. In media, ad oggi il costo può variare tra 0,40 € e 0,99 €/kWh. Alcune stazioni offrono abbonamenti o tariffe flat.

Posso installare una stazione di ricarica a casa mia?

Assolutamente sì, anzi, per molti proprietari di veicoli elettrici, questa è la soluzione più comoda e conveniente per la ricarica quotidiana. Non sono necessari permessi o autorizzazioni particolari, tuttavia è fondamentale che l’installazione sia eseguita da operatori qualificati.

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