Come verificare autoconsumo impianto fotovoltaico

Autoconsumo dell’impianto fotovoltaico: significato e informazioni utili

Nel 2023 in Italia sono entrati in esercizio impianti fotovoltaici per 5.234 MW di nuova potenza e circa 488 MW di nuovo eolico. Una conferma questa del trend positivo delle rinnovabili, certamente frutto di un cambiamento culturale ma altresì frutto di notevoli upgrade tecnologici e vantaggi economici nel settore fotovoltaico. Ciò offre un'opportunità sempre più ampia sia per le famiglie sia per le aziende che, dal tradizionale approccio di consumatori soggetti alle fluttuazioni del mercato, possono finalmente oggi evolvere in prosumer, ossia produttore-consumatore di energia.

Vi sarà certamente capitato di sentier parlare di ottimizzazione dell’autoconsumo con riferimento agli impianti fotovoltaici, ma cosa si intende concretamente? Immaginiamo un opificio con annesso impianto fotovoltaico installato sul tetto dello stesso. Bene, l'autoconsumo in tal caso consiste nella possibilità di consumare in loco - conciliando timing di produzione Vs. timing di consumo - l'energia elettrica prodotta dall'impianto fotovoltaico per far fronte ai fabbisogni energetici dell'azienda. Produrre e consumare contestualmente l'energia elettrica prodotta da un impianto fotovoltaico vuol dire contribuire attivamente alla transizione energetica e allo sviluppo sostenibile del Paese, favorendo l'efficienza energetica e promuovendo lo sviluppo delle fonti rinnovabili.

Cosa si intende per autoconsumo fotovoltaico

L'autoconsumo fotovoltaico si riferisce, quindi, alla possibilità di utilizzare l'energia elettrica prodotta dal nostro impianto in maniera quanto più possibile contestuale alla produzione stessa di energia (o in maniera tardiva mediante l’accumulo della stessa in sistemi di storage), conciliano quindi fabbisogno energetico con produzione energetica e limitando, in parte o del tutto, la necessità di immissione e prelievo dalla rete elettrica esterna. Questo processo comporta l'alimentazione diretta dei dispositivi elettrici, elettrodomestici e sistemi interni utilizzando l'elettricità prodotta in tempo reale
Ciò significa che, durante le ore di luce solare, l'energia generata viene prioritariamente consumata localmente, riducendo così la dipendenza dalla rete elettrica tradizionale e massimizzando l'efficienza dell'impianto fotovoltaico. Questo approccio non solo contribuisce a ridurre i costi energetici, ma serve per massimizzare la produzione da fotovoltaico.

Come si misura e analizza l'autoconsumo

Monitorare l'autoconsumo dell'impianto fotovoltaico è cruciale per ottimizzare al massimo l'efficienza energetica e trarre il massimo vantaggio dall'energia fotovoltaica generata. Conoscere la quantità di energia prodotta e consumata internamente consente di valutare l'efficacia dell'impianto e identificare possibili aree di miglioramento, spesso connesse alle nostre stesse abitudini di consumo. Un processo di monitoraggio che fornisce quindi informazioni dettagliate sulle abitudini di consumo, consentendo agli utenti di prendere decisioni informate per massimizzare l'autoconsumo e ridurre la dipendenza dalla rete elettrica tradizionale. Inoltre, il monitoraggio costante consente di rilevare eventuali anomalie o guasti nell'impianto in tempo reale, garantendo un intervento tempestivo per mantenere le prestazioni ottimali. Monitorare l'autoconsumo quindi non solo contribuisce a un uso più efficiente dell'energia solare, ma assicura anche una gestione intelligente e affidabile dell'impianto fotovoltaico.

I differenti tipi di contatore

In un impianto fotovoltaico i contatori sono due, ovvero il contatore di produzione e il contatore di scambio e svolgono ruoli distinti ma complementari. Ecco una panoramica delle differenze tra i due e il loro funzionamento.

Il funzionamento dei contatori di produzione e di scambio è regolato da normative specifiche e varia a seconda del sistema di tariffazione. 

Autoconsumo fotovoltaico: come calcolarlo

In sintesi, mentre il contatore di produzione registra l'energia generata dall'impianto fotovoltaico, il contatore di scambio gestisce il bilanciamento dell'energia prodotta e consumata. 

Energia totale prodotta - energia immessa in rete = energia autoconsumata
Esempio: se nell'arco di un anno il primo contatore ha registrato 5.000 kWh prodotti dal tuo impianto e il secondo contatore ha rilevato un totale di 2.500 kWh di energia immessa in rete, sottraendo l'energia immessa in rete dall'energia totale prodotta, otterrai l'energia autoconsumata, che in questo caso risulterebbe pari a 2.500 kWh.

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